REMAKE (2009/…)

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Col passare degli anni avremo sempre più la necessità di tornare al passato. Il futuro è ancora il passato, ma rivisitato, modificato e attualizzato.
Vedi i continui remake di film e riciclaggio di personaggi “vintage” per un pubblico che unisca grandi e piccini;
vedi l’arte che in una crisi d’identità, si divide tra gli haters di queste nuove tendenze, che però al posto di proporre idee innovative, alla fine riprendono semplicemente idee ancora più vecchie degli accusati e vedi gli accusati che propongono nuove idee che però si rivelano dei remake stessi di altri artisti;
vedi le nuove tendenze che dal 2000 ad oggi si evolvono ritornando indietro, nel senso che in 15 anni del nuovo millennio abbiamo già rivisitato almeno 60 anni di Storia del 900.
Questa mancanza d’innovazione è l’innovazione stessa del nuovo millennio. Si riprende, si modernizza e troppo spesso si banalizza.

Si riprende la trama di un film, si cambiano gli attori e dove si possono riciclare, li si rimettono e si regala allo spettatore la nostalgia che però è fine a se stessa.

Diciamocelo, qui c’è una vera e propria crisi d’identità artistica. Inevitabile, in un mondo dove il remake è l’arte stessa. E’ il modo più veloce per fare soldi, perchè l’Arte è doventato denaro, è un lavoro e non è più cultura. La cultura non viene valorizzata e finanziata, quindi perchè dovrei perdere tempo nel creare cultura se già ne abbiamo tanta? E’ così semplice, prendere il vecchio che fa tendenza, ci metti un pò di cerone e lo butti in scena.
Remake è tutto questo: è quell’attore vintage che va sul palco e ti racconta una contemporaneità che non cambia dal passato e come prendi un’immagine, questa la puoi attualizzare, gli puoi dare un senso nuovo, regalare una risata, far pensare, denunciare.

Remake sono collage digitali e dietro a questo c’è una ricerca delle immagini, del significato oltre al fatto di una lunga rielaborazione, dallo scontornare e inserire i nuovi innesti, al modificarli e disegnare digitalmente nuove immagini, cercando di mantenere lo stile dell’artista.

Il digitale può essere molto più complesso dell’ “analogico”, il “vintage” pare sia molto più semplice del futuro.

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